La lotta biologica alla Mosca dell’Olivo non si ferma mai. Ed è giusto che sia così perché, per adesso, il problema è lungi dall’essere risolto.
Recentemente la tecnica ha introdotto un nuovo tipo di trappola che agisce attraendo le mosche per mezzo di un ferormone specifico e poi le uccide con il veleno, di solito Deltametrina. E’ ammessa in Agricoltura biologica perché il principio attivo insetticida è racchiuso nella trappola e lì rimane senza essere disperso nell’oliveto. La trappola è costituita da un cono di plastica all’interno del quale si trovano la fialetta del ferormone e un ulteriore attrattivo a base ammoniacale. E’ il coperchio di solito ad essere impregnato d’insetticida nel lato interno. Personalmente, dopo 4 mesi dal posizionamento, ho trovato da un minimo di 50 adulti di mosca catturati ad un massimo di 300 per ogni trappola.
Il vantaggio di questo sistema è che è specifico per cui all’interno si troveranno solo maschi e femmine di Mosca dell’Olivo e ciò rende possibile capire meglio le curve di cattura e di conseguenza le dinamiche degli attacchi, potendo quindi operare tempestivamente anche con altri sistemi di lotta che affronteremo più avanti. Il difetto è il costo.
Si impiegano da 50 a 100 trappole/ha, in funzione della gravità dell’attacco. I dispositivi devono essere posizionati, nella Toscana litoranea, verso la fine di Giugno e quindi circa due settimane prima dell’inizio delle deposizioni. Le trappole si distribuiscono uniformemente nell’oliveto, ad un’altezza di circa 1,5-2 m. e preferendo il lato sud-sud-est della pianta, statisticamente il più frequentato dalle mosche. Come sempre si fa con tutti i tipi di trappole, è consigliabile posizionarle più fitte sui bordi dell’oliveto in caso di oliveti confinanti abbandonati. Il sistema mantiene la propria capacità attrattiva e abbattente fino alla raccolta e non impone alcun intervallo di sicurezza ante raccolta.
Come detto bisognerà comunque valutare la necessità di mettere in campo anche gli altri sistemi ausiliari di lotta, in funzione dei risultati ottenuti nella propria situazione specifica e della pressione dell’attacco.