In vari articoli precedenti ho descritto tre tipi di trappole per la cattura della Mosca dell’Olivo: le cromotropiche, le proteiche e le trappole a ferormone. Ma qual è la migliore?
Riassumiamo velocemente le caratteristiche salienti:
- le cromotropiche attraggono la mosca con il colore giallo e la uccidono perché la mosca resta incollata al supporto come nella carta moschicida di un tempo;
- le proteiche attraggono la mosca con l’esca, lupini o sardine, e la uccidono perché l’insetto non riesce più a trovare l’uscita come capita nelle nasse per la pesca dei crostacei;
- le trappole a ferormoni le attraggono con il ferormone e le uccidono con un insetticida.
Vediamo ora pregi e difetti:
- per le cromotropiche i pregi sono la semplicità, il basso costo e l’assenza di veleno; i difetti sono la diminuzione di efficacia nel tempo e la non specificità;
- per le proteiche i pregi sono semplicità, assenza di veleno e costo quasi nullo; difetti la necessità di manutenzione (in estate è necessario aggiungere acqua e ammoniaca mano a mano che queste evaporano) e la non specificità, inoltre catturano meno mosche delle altre a parità di trappole posizionate;
- per le trappole a ferormoni i pregi sono l’alta specificità ed efficacia nel tempo; i difetti il costo elevato e la presenza di un insetticida anche se all’interno della trappola.
Alla fine ognuno dovrà valutare bene le caratteristiche della propria oliveta e scegliere di conseguenza. Ad esempio le cromotropiche vanno spesso sostituite se c’è molto vento e funzionano meglio se l’oliveta è ben soleggiata. Al contrario le proteiche si avvantaggiano di ambienti più ombreggiati per la minor manutenzione conseguente. Infine anche la variabile costi dovrà essere considerata. Personalmente un mix delle prime due tipologie è la soluzione che preferisco.
