Finalmente posso iniziare a potare i nuovi oliveti di San Vincenzo. Alessio de “Il Potino” ha fatto un po’ di pulizia dai rovi e dallo stracciabrache (Smilax spp.) recuperando alla luce e alla vita una cinquantina di olivi Razzo o Frantoio e Moraiolo sui quali adesso mi posso adoperare.
Anni di abbandono hanno portato queste povere piante ad essere cariate nel fusto principale e quasi completamente secche nelle fronde delle branche primarie. Fortunatamente l’olivo è una specie che perdona sempre i nostri peccati e, anche abbandonato, ha capacità di ripresa favolosa. Tutti gli olivi che ho trovato qui hanno sviluppato molti polloni intorno al fusto e vari succhioni sulla parte prossimale delle branche principali. Negli anni i polloni hanno raggiunto dimensioni tali da poterli allevare come nuove branche là dove queste mancano del tutto. Dove invece la branca principale c’è ma la fronda originaria è secca, è possibile allevare i succhioni per ricostituire la fronda.
E’ necessario operare molti tagli di ritorno per eliminare il secco e stimolare la nuova vegetazione. Stimo che in tre anni questi olivi torneranno belli come prima. C’è tanto da fare in questo posto bellissimo.