Mentre mi aggiro per la nuova Oliveta di San Vincenzo osservo tanta radicchiella selvatica fiorire al piede degli olivi appena liberati dalla flora che li ricopriva.
Appartenente alla famiglia delle Asteraceae, la Crepis foetida comunemente detta Radicchio selvatico o Radicchiella fiorisce tra Maggio e Ottobre ma ormai che gli inverni non sono più così rigidi, qui, davanti al mare, la trovo fiorita già ad Aprile. Predilige i terreni incolti, aridi, poveri come i bordi delle strade perché ha bisogno di molta luce. Non ama il freddo.
E’ una pianta selvatica annua distribuita su tutto il bacino del Mediterraneo. Il nome deriva dal greco “krepis” (scarpa), per l’aspetto delle foglie basali schiacciate al suolo mentre “foetida” allude all’odore sgradevole della pianta che però cotta ha proprietà e sapore simili alle cosiddette “erbe amare” come cicoria e tarassaco. Come a queste ultime, anche alle radicchielle si attribuiscono proprietà disintossicanti, depurative e antiossidanti. Si usano pressoché esclusivamente le rosette basali, che si aggiungono ad altre erbe primaverili, crude o meglio cotte per ridurne l’amaro.